Perchè vogliono imporci la Moneta Elettronica?
Tutti i Governi degli ultimi anni, da Prodi a Berlusconi fino all’attuale Monti, hanno sempre proposto la graduale scomparsa del denaro contante (con costi aggiuntivi per chi preleva o versa liquidità sul conto), sostituito dalla moneta elettronica: pagamenti con carte di credito, bonifici, assegni, tutto tranne il denaro contante. La soglia dei pagamenti cash è scesa negli ultimi tempi dai 12.500€ a 5.000€ e, successivamente, all’attuale livello dei 2.500€.
Adesso il governo tecnico di Monti (N.B.: eletto dalle banche, ma non eletto democraticamente da alcun cittadino) ha proposto una nuova soglia ai pagamenti in contanti, intorno ai 350-500€.
Monti il 17/11/2011 ha dichiarato in Parlamento: “Occorre ulteriormente abbassare la soglia per l’uso del contante, favorire un maggior uso della moneta elettronica”.
Perchè tutto questo?
Il governo afferma che si tratti di una soluzione utile alla lotta dell’evasione fiscale, in quanto tutte le transazioni vengono registrate e si può meglio controllare tutti i pagamenti che avvengono tra clienti, fornitori, consumatori.
FALSO per la seguente ragione: il grosso dell’evasione fiscale (cosiddetti 40 miliardi di sommerso di cui parla l’A.B.I.) non riguarda le piccole-medie imprese che hanno un giro di affari modesto, bensì le grandi corporations, proprio quelle S.p.A. che nascondono al fisco milioni e milioni di euro, attraverso transazioni segrete in qualche conto bancario o hedge fund con sede nei paradisi fiscali. Il vero evasore non è il fruttivendolo sotto casa, ma i manager che risiedono nei CdA delle multinazionali e gli speculatori finanziari che spostano gli utili all’estero in posti come Panama, Cayman, Jersey, etc..
Le vere ragioni insite in questa proposta sulla moneta elettronica sono due:
1) stampare denaro per le banche COSTA: la sua gestione (stampa, trasporto, distribuzione) in Europa costa 50 miliardi di euro l’anno, 10 di questi spesi dall’Italia.
In Europa sono in circolazione oltre 14 miliardi e 418 milioni di banconote per un valore di 857 miliardi di euro.
Se si eliminasse il denaro cartaceo le banche eliminerebbero quindi anche il valore intrinseco delle banconote (ossia il costo necessario a produrle, intorno i 0,30€ a banconota stampata), giovando unicamente dell’addebito delle stesse al valore nominale.
Precisazione: sono le banche ad emettere\stampare le banconote; lo Stato può emettere solo monete metalliche attraverso la cosiddetta Zecca di Stato.
2) controllare la vita dei consumatori, capire i loro gusti, i loro movimenti sul territorio, le loro scelte, attraverso la registrazione di tutti i loro acquisti. Senza dubbio un bel vantaggio per le società che fanno ricerca di marketing e possono tempestare i consumatori di “consigli per gli acquisti” realizzati su misura delle loro prede.
lo stato dovrebbe coniare monete in oro e riprendersi la banca d’italia dalle banche private